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Etica e cooperativa

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I valori del cooperativismo per Banca Etica: un’intervista ad Albert Gasch

I valori del cooperativismo per Banca Etica: un’intervista ad Albert Gasch

Il 2025 è stato proclamato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale delle Cooperative, un riconoscimento che sottolinea il valore del contributo della cooperazione allo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni: sociale, economica e ambientale. Un’occasione per ribadire come le cooperative possano essere protagoniste nella costruzione di un mondo più giusto ed equo.

Banca Etica è una cooperativa che conta oltre 49.000 socie e soci, persone e organizzazioni, in Italia e in Spagna. Del valore della forma cooperativa in ambito bancario, parliamo con Albert Gasch, Responsabile delle Relazioni Associative per la Spagna.

Cosa distingue una banca cooperativa come Banca Etica da un istituto bancario tradizionale?

La differenza principale è che una banca cooperativa come Banca Etica mette al centro le persone, la giustizia sociale e l’equità. Il nostro obiettivo non è massimizzare il profitto, ma contribuire alla costruzione di una società migliore. Il profitto, per noi, è un mezzo per raggiungere questi obiettivi, non un fine in sé.

A differenza delle banche tradizionali, dove il guadagno economico prevale, Banca Etica nasce dal basso, grazie all’impegno e alla partecipazione di persone e organizzazioni del Terzo Settore. È gestita in modo democratico e trasparente, secondo i principi della cooperazione.

Un altro aspetto fondamentale è la trasparenza: rendicontiamo le nostre scelte ai soci, pubblichiamo l’elenco dei finanziamenti concessi, poniamo un limite al compenso del Direttore Generale. Tutti elementi rari nel sistema bancario tradizionale.

Qual è il ruolo dei soci in Banca Etica?

Le persone e organizzazioni socie non sono semplici clienti: sono parte attiva della vita della banca. Partecipano alle decisioni strategiche votando in assemblea, propongono temi di discussione attraverso la community online, possono hanno a disposizione strumenti come Soci in Rete, una vetrina gratuita per promuovere prodotti e servizi etici e possono diventare Valutatori e Valutatrici Sociali, volontari formati che affiancano la Banca nella valutazione del merito sociale e ambientale dei progetti da finanziare.

Perché diventare socia o socio di Banca Etica?

Chi sceglie Banca Etica vuole difendere i propri risparmi dal rischio di essere utilizzati per attività dannose per l’ambiente o per le persone, e contribuire attivamente a un’economia più giusta. Chi crede che anche attraverso il denaro sia possibile cambiare il mondo sceglie Banca Etica.

Quali valori del cooperativismo vivono in Banca Etica?

In Banca Etica vige il principio “una testa, un voto”: ogni persona o organizzazione socia ha lo stesso potere decisionale, a prescindere dal numero di azioni possedute. È un approccio realmente democratico.

Inoltre, attraverso i GIT (Gruppi di Iniziativa Territoriale) e i Portatori di Valore – gruppi riconosciuti che rappresentano istanze territoriali, modelli economici alternativi e lavoratori della finanza etica – sperimentiamo un modello innovativo di governance diffusa.

Quali sono le principali sfide per una banca cooperativa come Banca Etica?

Gestire una banca in forma cooperativa comporta vantaggi e anche alcune sfide.

L’attiva partecipazione delle socie e dei soci garantisce maggiore trasparenza e qualità nelle decisioni, mentre il coinvolgimento delle persone lavoratrici valorizza le competenze e stimola l’intelligenza collettiva.

Tuttavia, il nostro capitale è composto da piccole quote di capitale sociale di molti soci e non distribuiamo dividendi. Questo può rallentare la crescita, ma rende la banca più solida, autonoma e coerente con i suoi valori.

Infine, una delle sfide più importanti è conciliare la partecipazione attiva con l’apertura verso nuove persone e realtà che ancora non conoscono la finanza etica, per continuare a crescere insieme in questa direzione.

Nella foto Albert Gasch